NOI NON MOLLIAMO MAI

Il Boia chi molla di Cicchetti, slogan della rivolta di Reggio Calabria e non del ventennio come erroneamente affermato da alcuni, ha scatenato la rabbiosa reazione della sinistra nazionale, diventando addirittura di tendenza su Twitter.

Deputati, giornalisti, influencer antifascisti in servizio permanente, da Fiano alla Boldrini per finire al deputato desparacido reatino Alessandro Fusacchia, hanno immediatamente lanciato strali contro la deriva neofascista del primo cittadino, richiamando i cittadini alla resistenza contro la pericolosa deriva autoritaria del capoluogo sabino.

Una masnada di ceffi che mai si sono realmente confrontati con l’elettorato, affollatori seriali di talk show, grafomani compulsivi dei social, abituati a governare in spregio alla volontà dei cittadini, nominati e mai votati si sentono in dovere di stigmatizzare le affermazioni di un politico, Antonio Cicchetti, che in 30 anni è stato eletto 3 vote sindaco, 2 volte consigliere regionale (a preferenze), ottenendo ad ogni tornata elettorale consensi plebiscitari, da cittadini che ben conoscevano le idee e le origini di una persona che mai ha abiurato la sua storia politica e le sue radici ideologiche.

Questa sinistra, consapevole della propria alterità rispetto al popolo, davanti alla consapevolezza di perdere costantemente consenso e fiducia da parte di un popolo che ha oramai ben compreso che questi personaggi agiscono al servizio di poteri finanziari e non della gente, cerca di buttarla in caciara, aggrappandosi ogni volta all’antifascismo come ultima spiaggia.

Con l’unico risultato che alla fine stanno dando del Fascista alla maggioranza degli italiani, ed in questo caso dei reatini.

Questo atteggiamento sarebbe semplicemente patetico, se purtroppo troppo spesso anche la destra, impaurita ed imbarazzata, preoccupata di essere marginalizzata da quegli stessi salotti che da sempre hanno demonizzato qualsiasi forza politica che ponga al centro l’interesse del popolo, non cedesse ad un complesso di inferiorità, caratterizzandosi in distinguo ed abiure, che a nulla servono, se non a stroncare l’entusiasmo del proprio elettorato.

Alle dichiarazioni dei soloni della sinistra contro Antonio Cicchetti noi rispondiamo con un bel Me Ne Frego (motto dannunziano, usato dagli arditi di destra e di sinistra nella prima guerra mondiale, prima della fondazione dei fasci da combattimento) e rassicuriamo il nostro sindaco: noi non moliamo mai.

Chicco Costini

Presidente di Area Rieti

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