Abbiamo vinto. Cinque anni difficili, la consapevolezza di avere una grande responsabilità sulle spalle, le scelte complesse, a volte dure,non sempre comprese, ma la volontà di rimanere coerenti con noi stessi. Sempre. Con Cicchetti, fin dall’inizio, abbiamo visto la possibilità di ricostruire un fronte che fosse in grado di dare voce ad un popolo disperso, orfano di partiti, di punti di riferimento. Ed avevamo ragione. Solo grazie al sacrificio dell’uomo simbolo della destra reatina si sono potute ricomporre fratture, frammentazioni, si sono ammainati inutili personalismi e manie di protagonismo. Quando abbiamo iniziato a dirlo eravamo in pochi a crederci, ma la determinazione ed il coraggio di Antonio hanno permesso di creare un percorso trionfale. Ma oggi la vittoria che voglio festeggiare è quella della mia comunità, di Area Rieti. Manipolo di pazzi disperati, che hanno saputo raccogliere le macerie del tradimento, dell’incoerenza, del pavido opportunismo di alcuni traditori, ed hanno dimostrato che seguire il sentiero dritto, anche se più ripido, porta alla vetta . E’ la vittoria di una comunità umana e militante, che ha sempre con determinazione tenuto la barra dritta, facendo scelte difficili, schivando i compromessi, mettendoci la faccia fino in fondo. Non siamo andati alla ricerca di partiti che potessero garantirci poltrone, visibilità, privilegi ma abbiamo scelto la strada irta della coerenza, della fedeltà in primis alle nostre idee e poi agli uomini che queste idee hanno rappresentato. Non abbiamo ceduto quando i nostri riferimenti hanno perso potere, ma abbiamo lottato più forte per dare voce alle nostre battaglie; cacciati dalla stampa ufficiale, quella che ci coccolava quando avevamo potere, infamati da chi dovrebbe benedire la terra su cui camminiamo per quello che aveva ricevuto da questo mondo, insultati e derisi da nemici e presunti alleati, abbiamo stretto i ranghi, fatto quadrato e sfidato il mare aperto. Eravamo in cinque a manifestare contro Petrangeli a Piazza Cavour, abbiamo fatto cortei in 8, siamo andati a Roma per i Marò, a Ventotene contro gli eurocrati, a Prato per lo Ius Soli. E vedevamo gli sguardi ironici di chi derideva la militanza, preferendo la deferenza ed il compromesso con il nemico. La risposta oggi è Morena in consiglio , il sorriso che regaliamo a questi poveri d’animo. Siamo diversi, abbiamo avuto il potere ma non ne siamo rimasti affascinati, abbiamo scelto di vivere e combattere seguendo quello che ci hanno insegnato i nostri maestri, con la disciplina determinata e folle del guerriero. Non ci confrontiamo con il risultato elettorale, che rimane unicamente strumento e non fine del nostro agire, ma con la nostra coscienza, con la consapevolezza che il nostro dovere è passare la fiaccola a chi dopo di noi sarà pronto per le stesse scelte. Donne ed uomini, ragazze e ragazzi che sanno che la loro storia è costruita sul sudore, sulla colla, sulla vernice dei nostri striscioni, sulla lettura dei nostri libri, sulla fedeltà ad un’idea ed a una comunità, e non certo sulla ricerca di un effimero consenso. Non vogliamo essere simpatici, non ci interessa quel che di noi pensano gli altri. NOI SIAMO AREA RIETI E VINCIAMO CON LA FORZA DEL NOSTRO CUORE